Investimenti delle imprese nel segno della prudenza

Investimenti delle imprese nel segno della prudenza

Le aziende venete stanno rivedendo al ribasso i propri programmi di investimento: in un territorio a forte vocazione manifatturiera, e che vede nella Germania il primo mercato, la frenata arriva in modo più sensibile rispetto ad altre aree del Paese: «La crisi ha colpito le famiglie e l’inflazione, oltre ai costi delle bollette e della benzina, ne ha ridotto il potere d’acquisto – spiega Antonella Trevisanato, responsabile del Centro studi Unioncamere del Veneto – Di qui la rinuncia ad acquistare beni durevoli, che avevano visto un boom di domanda durante la pandemia, quando non si poteva fare altro e si è speso ad esempio su elettrodomestici e ammodernamenti. Ora chi spende preferisce farlo per viaggi, spettacoli, ristoranti, e la produzione in senso stretto rallenta».

I dati mostrano come nel 2022 sia cresciuta la propensione agli investimenti della manifattura veneta: una impresa su due ha investito in azienda per sostenere la crescita e migliorare i processi produttivi, destinando il 20% di risorse in più per evolvere la propria offerta grazie all’acquisto di impianti, macchinari o alla trasformazione digitale. A dirlo sono i dati del Focus investimenti 2022-2023 elaborato dal Centro Studi di Unioncamere del Veneto.

Il risultato è che la quota degli imprenditori che prevedono di fare investimenti nel corso del 2023 è pari a 46,9%, in diminuzione rispetto alla tendenza del 2022 (55,9%), mentre gli investimenti in valore sono attesi in crescita del +4,6% (+20,9% l’aumento degli investimenti nel 2022). Guardando alle dimensioni, le piccole imprese prevedono un aumento maggiore degli investimenti (+7,2%) rispetto alle imprese di medie e grandi dimensioni (+3,9%). A livello di comparti invece, sono previsti aumenti maggiori dalle imprese del tessile e abbigliamento (+22%), della carta e stampa (+8,4%) e delle macchine elettriche ed elettroniche (+7,5%). Al contrario, nel 2023 gli investimenti saranno in diminuzione per gomma plastica (-2,6%), legno e mobile (-2,5%) e metalli e prodotti in metallo (-0,9%).

La frenata dell’economia tedesca impatta sui numeri dell’industria manifatturiera del Veneto. L’occupazione nel primo semestre ha tenuto, anche se con qualche rallentamento nei settori più legati ai beni di consumo. Ma ora le previsioni risentono dell’incertezza di scenario.



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